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Omar Di Felice: come attraversare l’Antartide in bicicletta

Un'avventura documentata in un libro e un film che serve non solo a mettersi in gioco personalmente, ma anche a sensibilizzare la gente sulla fragilità di uno dei luoghi più ostili della terra.
  • Omar Di Felice ha attraversato l'Antartide in bicicletta percorrendo 1.100 km in totale autosufficienza.
  • Il libro La mia Antartide, disponibile dal 22 novembre 2024, offre un resoconto dettagliato del suo viaggio.
  • In contemporanea con l'uscita del libro, il docufilm White Out - Oltre l'Antartide intreccia racconto personale con interviste a figure di spicco.

Omar Di Felice, un campione romano di ultracycling, ha compiuto l’impresa di attraversare l’Antartide in biciletta. A un anno di distanza dalla sua avventura, questa straordinaria esperienza è stata immortalata in un libro e in un film, entrambi in uscita a breve. Le opere raccontano le avventure di “Antarctica Unlimited” del 2022 e del 2023, un progetto che ha visto Di Felice affrontare le sfide estreme del continente ghiacciato. Questo viaggio non è stato solo un’esplorazione geografica, ma anche un viaggio intimo ed emotivo, un’esperienza che ha permesso all’atleta di confrontarsi con i propri limiti e di scoprire nuove profondità dentro se stesso.

Il progetto Antarctica Unlimited

Il progetto “Antarctica Unlimited” rappresenta la più lunga traversata in solitaria in bicicletta dell’Antartide, svolta in totale autosufficienza e senza alcun mezzo di supporto. Omar Di Felice ha scelto di intraprendere questa avventura in una zona fortemente influenzata dal cambiamento climatico, come parte della sua iniziativa di sensibilizzazione “Bike to 1.5°C”.

Questo progetto mira a porre l’attenzione sugli effetti del cambiamento climatico e utilizza il ciclismo come mezzo moderno per esplorare e comprendere le sfide ambientali. La traversata ha avuto inizio presso Union Glacier, con un volo che ha portato Di Felice al punto di partenza sulla costa di Hercules Inlet. Da lì, ha affrontato 1.100 km e un dislivello di oltre 2.500 metri per il suo arrivo al Polo Sud, a 2.835 metri di altitudine, proseguendo poi verso la catena dei Monti Transantartici e il ghiacciaio Leverett.

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  • Un'impresa straordinaria che ispira tutti... 🚴❄️...
  • Sfida estrema ma è veramente necessaria?... 🤔🏔️...
  • Un viaggio evocativo oltre il semplice sport... 🌍✨...

La mia Antartide di Omar Di Felice

Tutto questo è confluito nel libro La mia Antartide – Viaggio (attraverso me stesso) nel luogo più estremo del Pianeta, edito da Baldini+Castoldi. Disponibile nelle librerie a partire dal 22 novembre, il volume si inserisce nella collana “i Fenicotteri” e segue un resoconto dettagliato del viaggio di Omar Di Felice. L’autore racconta di come, fin da bambino, abbia sognato di esplorare l’Antartide, un luogo che ha imparato a conoscere attraverso libri e testimonianze.

Durante i 716,5 km percorsi in sella alla sua bicicletta, Di Felice ha affrontato temperature tra i -10°C e i -25°C, oltre ai feroci venti catabatici, per oltre 48 ore. Senza alcun supporto o assistenza, ha vissuto l’esperienza più incredibile della sua vita, realizzando il suo sogno più grande. Il libro non è solo un resoconto di un’impresa sportiva, ma una riflessione profonda su ciò che l’Antartide ha lasciato dentro di lui: un viaggio che ha trasformato un sogno in una realtà tangibile.

Il docufilm White Out – Oltre l’Antartide

In contemporanea con l’uscita del libro, il docufilm White Out – Oltre l’Antartide, prodotto da Omar Di Felice e Different Media per la regia di Nicolò Padovani, intreccia la narrazione personale di Di Felice con interventi di figure di spicco. Tra queste ci sono l’astronauta dell’ESA Luca Parmitano, l’alpinista Hervé Barmasse e le scienziate Serena Giacomin ed Elisa Palazzi.

Il film, della durata di 95 minuti, offre una prospettiva sull’Antartide come luogo remoto ed estremo, ma anche fragile, i cui equilibri sono minacciati dalla crisi climatica. Attraverso la narrazione, il documentario esplora le sfide e i limiti che l’essere umano moderno deve affrontare. Il docufilm sarà proiettato a Milano e altre città italiane fra cui Torino, Cuneo e Bologna.

Per orientarsi fra testo e contesto

L’impresa di Omar Di Felice non è solo un’avventura sportiva, ma un viaggio di scoperta personale e una riflessione sui temi ambientali. Le sue precedenti opere hanno già esplorato il legame tra sport e sensibilizzazione ambientale. Questo nuovo progetto amplia ulteriormente la sua visione, ponendo l’accento sulla fragilità dell’Antartide e sull’importanza di agire per preservare il nostro pianeta.

La storia di Di Felice ci invita a riflettere su come le sfide personali possano diventare un mezzo per affrontare questioni globali, incoraggiandoci a considerare fondamentale il nostro ruolo nella protezione dell’ambiente. Attraverso il suo viaggio, Di Felice mostra che imprese come la sua non mirano soltanto a conquistare dei record, ma servono anche a comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.

Articolo scritto al 99% dall’AI, con una correzione opzionale da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il contenuto dall’articolo.(scopri di più)
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