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- Matteo Strukul, autore padovano noto per la saga I Medici, è in libreria con il suo ultimo romanzo, La congiura delle vipere (Newton Compton Editori).
- Il romanzo è ambientato nella Venezia del Seicento, un'epoca di intrighi e cospirazioni, dove la Serenissima è minacciata da forze interne ed esterne.
- Lo scrittore, come di consueto, intreccia abilmente personaggi storici realmente esistiti con figure di pura invenzione.
Matteo Strukul, autore padovano da oltre un milione di copie, ambienta nella Venezia del Seicento il suo ultimo romanzo, La congiura delle vipere (Newton Compton Editori). La Serenissima del XVII secolo è un crocevia di poteri e ambizioni, un palcoscenico dove si intrecciano le trame di spie, pirati e congiurati. È il palcoscenico in cui si muovono gli Uscocchi, feroci pirati che infestano l’Adriatico, protetti dall’arciduca d’Austria, nonché quello in cui un misterioso giustiziere, noto come lo Spettro di Venezia o “El Caigo”, si aggira tra calli e canali, dispensando una giustizia sommaria e letale. Le autorità veneziane sono incapaci di fermare la scia di sangue e mistero che avvolge la laguna.
In questo scenario torbido, emerge la figura di Rea, una giovane orfana dal passato difficile, che trova rifugio e riscatto grazie allo Spettro. Sotto la guida di un esperto “muschier”, Rea scopre il mondo affascinante dei profumi e degli aromi, diventando in breve tempo la profumiera più ricercata di Venezia. Ma il suo destino è inestricabilmente legato a quello di un’altra donna, l’Invelenada, che cova un profondo desiderio di vendetta nei confronti della Serenissima. Insieme al marchese di Bedmar, ambasciatore spagnolo, e a una rete di complici, l’Invelenada ordisce una congiura per rovesciare il doge e gettare Venezia nel caos.
Matteo Strukul e la sua Venezia inedita
La narrazione si snoda attraverso una serie di colpi di scena, in un crescendo di tensione che difficilmente convincerà il lettore ad abbandonare le pagine del libro. Matteo Strukul intreccia abilmente personaggi storici realmente esistiti con figure di pura invenzione, creando un affresco vivido e coinvolgente di una Venezia cupa e affascinante. La congiura di Bedmar, un evento storico controverso, diventa il fulcro di una trama avvincente, dove la verità e l’inganno si confondono in un gioco pericoloso.
Come per i suoi precedenti thriller storici, la componente storica è accurata e frutto di una ricerca approfondita, ma l’autore si concede ampi margini di libertà creativa, dando vita a personaggi memorabili come El Caigo e l’Invelenada. Il romanzo esplora temi universali come la giustizia, la vendetta, l’amore e il riscatto, facendo in modo che le vicende raccontate sullo sfondo di una Venezia inedita si trasformino in una grande metafora sulla natura umana e sulle dinamiche del potere.
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Intrighi e segreti nella Venezia del Seicento
Strukul, oltre a creare una trama intricata, cerca di fare lo stesso con le passioni e i tormenti dei suoi personaggi. Tra questi spicca la figura di Chiara Varotari, pittrice padovana e sorella del più celebre Alessandro, detto il Padovanino, che intreccia una relazione complessa e tormentata con lo Spettro di Venezia. Un amore impossibile, ostacolato dalle ombre del passato e dai segreti che avvolgono il misterioso giustiziere.
La Venezia del Seicento è descritta come una città di contrasti, dove la bellezza e lo splendore si mescolano alla corruzione e alla decadenza. I profumi inebrianti delle botteghe artigiane si contrappongono ai miasmi dei canali, mentre i palazzi sfarzosi nascondono intrighi e segreti. In questo contesto, la figura dello Spettro di Venezia incarna l’ambiguità e la contraddizione, un eroe oscuro che combatte per la giustizia, ma con metodi spietati e discutibili.
I colori della Venezia di Matteo Strukul
La trama si arricchisce di dettagli storici e culturali, che contribuiscono a infondere un’atmosfera autentica. Strukul descrive con precisione i costumi, le tradizioni e le usanze dell’epoca, conferendo concretezza a un mondo lontano e ricco di fascino. In tutto questo, la Guerra di Gradisca, un conflitto che vide Venezia contrapposta all’arciduca d’Austria e ai pirati Uscocchi, fa da sfondo alle vicende, aggiungendo un ulteriore elemento di realismo e tensione.
Il romanzo, inoltre, si caratterizza per per la sua dimensione corale, in cui una pluralità di personaggi si muove sulla scena, ognuno con la propria storia e le proprie motivazioni. Strukul riesce a dare spessore e credibilità a ciascuno di essi, disegnando un mosaico sfaccettato della società veneziana del Seicento. Le figure femminili, in particolare, rivestono un ruolo di primo piano, poiché incarnano la forza, l’intelligenza e la determinazione in un’epoca dominata dagli uomini.
La cospirazione di Bedmar tra mito e realtà
Tutto ciò premesso, va fatta una considerazione. La congiura di Bedmar, al centro del romanzo, è un evento storico avvolto nel mistero. Secondo la versione veneziana, si trattò di un vero e proprio complotto ordito dall’ambasciatore spagnolo per rovesciare il governo della Serenissima. La Spagna, tuttavia, ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento, sostenendo che si trattò di una macchinazione veneziana per screditare il marchese e allontanarlo dalla città.
Strukul affronta questa controversia storica con equilibrio e rigore, presentando entrambe le versioni dei fatti e lasciando al lettore la libertà di farsi una propria opinione. L’autore ha condotto ricerche approfondite su documenti d’archivio e trattati storici, confrontando diverse teorie e interpretazioni. Il risultato è un’opera che non si limita a romanzare un fatto storico, ma che invita anche a riflettere sulla natura della verità e della menzogna, e sulla manipolazione di quanto riportano le cronache.
Persino il finale è aperto alla possibilità di un sequel. La storia di Rea, di Chiara Varotari e dello Spettro di Venezia è destinata a continuare, con nuovi intrighi, nuove passioni e nuovi segreti da svelare. Una serialità a cui Strukul ci ha abituati dopo la saga bestseller I Medici.
Per orientarsi fra testo e contesto
Con La congiura delle vipere, Matteo Strukul conferma il suo talento di narratore e la sua capacità di creare storie avvincenti e ricche di suspense. L’autore padovano, dopo l’ambientzione fiorentina de I Medici, si cimenta adesso con un nuovo periodo storico, dimostrando di saper padroneggiare con maestria le atmosfere e le dinamiche del Seicento veneziano.
Per chi ha apprezzato le altre opere dello scrittore, La congiura delle vipere è un’occasione per ritrovare lo stile di Strukul, fatto di ritmo incalzante, colpi di scena e accuratezza storica. Per chi invece si avvicina per la prima volta alla sua, questo romanzo è un ottimo punto di partenza per scoprire se il mondo fatto di intrighi, passioni e segreti è ciò che vi affascina in un libro.