Tutto quello che avreste voluto sapere su un certo Woody Allen

Il 30 novembre 2025, in occasione del novantesimo compleanno di Woody Allen,  Gremese Editore lancia Tutto Woody Allen, un’opera monumentale curata da Enrico Giacovelli, con il contributo di numerosi esperti del settore. Il volume si propone come l’analisi più completa e approfondita mai realizzata in Italia sull’universo creativo del regista newyorkese.

Tutto Woody Allen è un vero e proprio viaggio attraverso la vasta produzione di Allen, che spazia dal cinema al teatro, dalla letteratura alla televisione. Non a caso il sottotitolo del libro recita I film, i libri, il teatro, la televisione, le dichiarazioni, le battute, la vita [e tutto il resto]. In sostanza una carrellata di ogni dettaglio, dai riferimenti culturali più lampanti – come Groucho Marx, Ingmar Bergman, la psicoanalisi, il jazz e New York – fino a elementi meno consueti, quali i sosia del giovane Woody, le montagne russe, la pioggia e la celeberrima enumerazione di “cose per cui vale la pena vivere” presente in Manhattan.

Tutto Woody Allen, una celebrazione?

L’opera di Enrico Giacovelli non vuole essere una celebrazione, ma si propone di approfondire, contestualizzare e analizzare criticamente l’attività di Woody Allen. Il volume esplora l’intera produzione cinematografica, dai capolavori indiscussi agli esperimenti meno riusciti, senza tralasciare i libri, le commedie teatrali e le apparizioni televisive. Un’attenzione particolare è dedicata all’analisi delle fonti di ispirazione del regista, alle radici culturali e intellettuali del suo universo creativo. Il libro non esita a mettere in discussione alcuni aspetti dell’opera di Allen, così da offrire una visione equilibrata e completa del suo talento.

Il libro dedica ampio spazio all’analisi delle tematiche ricorrenti nell’opera di Allen, come l’amore, la morte, l’angoscia esistenziale, la psicoanalisi e il rapporto tra uomo e donna. Attraverso un’analisi puntuale dei suoi personaggi e delle sue storie, il volume svela la profondità e la complessità del suo pensiero. La sua capacità di mescolare comicità e dramma, leggerezza e profondità, lo ha reso uno degli autori più amati e apprezzati del nostro tempo. Di grande valore è anche l’appendice, che include una selezione delle frasi più celebri di Allen, un elenco completo delle colonne sonore dei suoi film e oltre 500 tra battute e dialoghi estratti da opere cinematografiche, teatrali, letterarie e performance dal vivo.

Woody Allen, un nuovo Chaplin o Molière

Woody Allen è un autore che ha saputo spaziare tra diversi linguaggi espressivi. Tutto Woody Allen va a fondo di questa poliedricità, analizzando le sue opere teatrali, i suoi racconti e i suoi saggi, oltre ai suoi celebri film. Il volume mette in luce come i diversi aspetti della sua produzione siano interconnessi e rivelino una visione del mondo coerente e originale. Allen, partito con l’ambizione di emulare Tennessee Williams, è diventato, secondo Giacovelli, «molto di più: un nuovo Chaplin, un nuovo Molière».

Giacovelli ha già studiato il mondo della commedia, del cinema e della musica attraverso volumi come C’era una volta la commedia all’italiana e Mozart e il cinema, entrambi pubblicati da Gremese. A cui si aggiunge la monumentale Storia del cinema comico americano. Tutto su Woody Allen non è da meno, con le sue 654 pagine, arricchite da circa 200 illustrazioni in bianco e nero.

Per orientarsi fra testo e contesto

Tutto Woody Allen non è un tributo acritico. Enrico Giacovelli ha concepito un lavoro copioso di informazioni, in grado di fondere il rigore di un repertorio enciclopedico con la scorrevolezza di un’esposizione divulgativa. Inoltre, per la prima volta, molti dei testi di Allen sono presentati in una traduzione letterale. Il che garantisce una prospettiva più autentica e fedele rispetto alle versioni doppiate o riadattate, che hanno spesso alterato i concetti originali.

Il libro di Giacovelli esce a meno di due mesi dal primo romanzo di Woody Allen, Che succede a Baum?, e si pone in una ideale continuità con questa prova narrativa del regista che dimostra, ancora una volta, la sua vitalità incrollabile a dispetto dell’anagrafe.