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- Il progetto Fantastico Medioevo coinvolge otto appuntamenti in Basilicata che trasformeranno castelli e cattedrali in palcoscenici a cielo aperto.
- Il programma del festival, che è partito il 6 settembre 2025 nel castello di Monteserico, a Genzano di Lucania, in provincia di Potenza.
Il 6 settembre ha preso il via Fantastico Medioevo nel castello di Monteserico, a Genzano di Lucania, in provincia di Potenza, con lo spettacolo “Notte di Maghe, Sibille e Poetesse”. L’antica dimora si è trasformata in un palcoscenico suggestivo, animato da musiche, danze e letture che hanno evocato figure femminili misteriose e affascinanti del Medioevo. È stato il primo appuntamento di un progetto ambizioso che mira a risvegliare il fascino di un’epoca spesso avvolta nel mistero e nei luoghi comuni.
Per tutto il mese di settembre castelli, cattedrali e borghi della Basilicata si trasformeranno in palcoscenici a cielo aperto, pronti ad accogliere un pubblico desideroso di immergersi in un’atmosfera intrisa di storia, arte e spiritualità.
Un progetto per valorizzare il patrimonio lucano
Promosso dalla Presidenza della Regione Basilicata e coordinato dalla Fondazione Matera Basilicata, in collaborazione con Apt Basilicata, Lucana Film Commission e Regione Normandia, Fantastico Medioevo si propone di valorizzare il ricco patrimonio storico e culturale lucano. L’iniziativa intende offrire un’esperienza immersiva che intreccia cultura, turismo e comunità, invitando cittadini e visitatori a riscoprire le radici del territorio attraverso la rievocazione di atmosfere, tradizioni e suggestioni medievali.
Il progetto si articola in otto appuntamenti tra il Vulture e l’Alto Bradano, con la direzione artistica affidata al poeta e scrittore Davide Rondoni. Un cast di artisti di calibro nazionale, tra cui Simone Cristicchi, Ambrogio Sparagna, Massimo Popolizio e David Riondino, darà vita a spettacoli di teatro, musica, danza e poesia, con l’obiettivo di raccontare il Medioevo attraverso i linguaggi del contemporaneo.
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Il programma di Fantastico Medioevo
Dopo l’apertura del 6 settembre, il 14 settembre il Castello di Melfi farà da scenario a un confronto tra il poeta Davide Rondoni e il cantautore Simone Cristicchi, che si incontreranno nel dialogo intitolato “Cuori gentili?”. Un incontro tra canto e poesia per interrogarsi sulla possibilità di coltivare la gentilezza in un mondo spesso segnato da conflitti e divisioni.
Il 17 settembre il Castello di Lagopesole, caro a Federico II, risuonerà delle note di “O amore muto”, un concerto della Stupor Mundi Orchestra che celebra l’amore come forza capace di superare il tempo e le barriere.
Il 19 settembre Palazzo San Gervasio si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto per lo spettacolo “Il Canto delle Creature”, che vedrà protagonisti Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana. Un’occasione per riscoprire il Cantico scritto da San Francesco 800 anni fa e per riflettere sui temi della luce, della fratellanza e della speranza.
Il 23 settembre la Cattedrale di Acerenza accoglierà “Vivere il Cantico delle creature”, un percorso spirituale e poetico guidato da Davide Rondoni, accompagnato dalle sonorità popolari dei Rione Junno. Un invito a riscoprire l’attualità e l’universalità delle parole del santo di Assisi.
Il 26 settembre la Cattedrale di Melfi aprirà le porte a “Uomini estremi non estremisti”, un dialogo ideale tra Federico II e Francesco d’Assisi, interpretati dalla voce intensa di Massimo Popolizio. Un confronto tra due figure apparentemente opposte, ma unite dal desiderio di libertà e conoscenza.
Il 27 settembre l’Auditorium comunale di Forenza ospiterà il concerto-conferenza “Potere dei soldi o della musica?”, che vedrà sul palco l’arpista Vincenzo Zitello e il poeta ed economista Marco Amore. Una riflessione sul vero motore delle nostre vite, tra filosofia, note e domande radicali.
Il 28 settembre il Cineteatro San Mauro di Lavello presenterà il gran finale con “Erec, Enide e altri innamorati”, uno spettacolo in cui David Riondino ripercorre le opere dei cavalieri di Chrétien de Troyes e i racconti del Decameron, con l’accompagnamento del liuto di Stefano Albarello. La serata, intrisa di racconti d’amore e avventure, intende, con un mix di ironia e incanto, celebrare la ricchezza del Medioevo come periodo di profonde passioni e fervida immaginazione.
Un Medioevo come fucina di miti e innovazioni
Fantastico Medioevo, spiegano gli organizzatori, non ha lo scopo di volgere lo sguardo al passato, ma di concentrarsi su un’epoca che continua a essere un inesauribile giacimento di racconti, leggende e progressi. «Dire Fantastico Medioevo – ha avuto modo di spiegare il direttore della manifestazione, Davide Rondoni – non significa guardare indietro, ma fissare gli occhi in una fucina meravigliosa di storie, figure, immagini. La fantasia e la storia nel Medioevo si fondono, si alimentano a vicenda in modo prodigioso. Un’epoca attenta ai segni, ai miti antichi riletti, alle scoperte tecniche, alle innovazioni artistiche, ai passi importanti nella teologia come nella medicina».
Ecco perché il festival si propone di restituire al Medioevo la sua dimensione più sorprendente: un’epoca creativa, luminosa, fertile di invenzioni artistiche e spirituali. Un periodo storico che, nonostante le ombre e le difficoltà, ha saputo generare bellezza, cultura e innovazione.
Fantastico Medioevo vede la partecipazione di un comitato promotore con il Comune di Melfi come ente guida, a cui si sono uniti i comuni di Banzi, Forenza e Lavello. L’obiettivo ultimo della Regione è di coinvolgere l’intera Basilicata in un progetto culturale destinato a promuovere il territorio e la sua storia da una prospettiva turistica originale.
Per orientarsi fra testo e contesto
Fantastico Medioevo si configura come un’occasione per riscoprire un’epoca storica fondamentale per la nostra identità culturale. Un’epoca che, nonostante i secoli trascorsi, continua a esercitare un fascino irresistibile su artisti, scrittori e intellettuali.
Il progetto promosso dalla Regione Basilicata si inserisce in un filone di iniziative volte a valorizzare il patrimonio storico e artistico del territorio, che dia al pubblico un’esperienza immersiva e coinvolgente. Un’esperienza che invita a riflettere sul rapporto tra passato e presente, tra memoria e futuro.
Un’iniziativa come Fantastico Medioevo ci ricorda che la storia non è solo un insieme di date e avvenimenti, ma un patrimonio vivo e pulsante che continua a influenzare il nostro presente. Un patrimonio che merita di essere riscoperto, valorizzato e tramandato alle future generazioni.