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È di scena “Olimpichetto”, la riproduzione che andò in tourneé

La Basilica Palladiana ospita una versione itinerante del Teatro Olimpico di Verona, fatta costruire nel dopoguerra dal regista Guido Salvini per i palcoscenici di tutto il mondo.
  • La Basilica Palladiana ospita, fino a febbraio 2026, una riproduzione itinerante del Teatro Olimpico di Vicenza.
  • La scenografia in mostra è stata originariamente realizzata nel 1948 per portare in tournée mondiale l’Edipo Re di Sofocle, nella messa in scena di Guido Salvini.
  • La mostra segna il rientro di una macchina scenica che ha calcato i palcoscenici più prestigiosi del mondo: da Londra a Parigi, da Berlino a Buenos Aires.

La Basilica Palladiana di Vicenza si trasforma in palcoscenico, accogliendo un evento che celebra il patrimonio culturale della città. Fino al 22 febbraio 2026, lo spazio espositivo principale accoglierà infatti Olimpichetto. Il ritorno di un ambasciatore. Il progetto espositivo è stato ideato e promosso dal Comune, con la co-organizzazione di Intesa Sanpaolo e la curatela dei Musei Civici, della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e del Centro Internazionale di Studi. L’iniziativa pone al centro dell’attenzione la ricostruzione scenica del Teatro Olimpico realizzata nel 1948, un’opera concepita per portare in tournée mondiale l’Edipo Re di Sofocle, nella storica messa in scena del regista Guido Salvini (1893 – 1965).

“Olimpichetto” è una riproduzione in scala quasi reale della frons scenae e delle vie di Tebe del Teatro Olimpico, realizzata con materiali leggeri come legno, tela e gesso. La sua peculiarità risiede nella sua natura modulare, pensata per essere facilmente smontata, trasportata e rimontata. Realizzata per la prima volta negli anni Quaranta, questa straordinaria opera mirava a promuovere le caratteristiche uniche e l’incantevole bellezza del teatro vicentino su scala globale.

“Olimpichetto” nei teatri del mondo

Susanna Egri e Vittorio Gassman nell’Edipo Re, presentato al Cambridge Theatre di Londra nel 1948

Il ritorno di “Olimpichetto” a Vicenza è un evento molto atteso, poiché segna il rientro di una macchina scenica che ha calcato i palcoscenici più prestigiosi del mondo. Da Londra a Parigi, da Berlino a Buenos Aires, questa riproduzione del Teatro Olimpico ha incantato il pubblico internazionale, diventando un vero e proprio ambasciatore della cultura italiana. La sua capacità di adattarsi a diversi contesti e di preservare l’essenza del teatro vicentino l’ha resa un’icona riconosciuta a livello globale.

L’inaugurazione della mostra è stata impreziosita dall’esibizione di Marco Pelle, coreografo del New York Theatre Ballet, direttamente sul palco di “Olimpichetto”. Questa performance, replicata domenica 21 dicembre, ha rappresentato un omaggio alla storia e alla magia del teatro, oltre a sottolineare il legame indissolubile tra Vicenza e l’arte scenica.

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  • Che meraviglia! 😍 Vicenza dimostra ancora una volta di......
  • Non capisco tutto questo entusiasmo... 🤔 Forse si sopravvaluta......
  • Olimpichetto ambasciatore? 🌍 E se invece fosse il contrario......

Guido Salvini e la riscoperta dell’Edipo Re

La mostra “Olimpichetto” non è solo una celebrazione della scenografia, ma anche un omaggio al genio di Guido Salvini, il regista che nel 1948 portò in scena l’Edipo Re di Sofocle. Il suo allestimento, caratterizzato da una profonda interpretazione del testo e da una regia innovativa, segnò un punto di svolta nella storia del teatro italiano. La scelta di utilizzare “Olimpichetto” come scenografia itinerante dimostrò la sua volontà di diffondere la cultura classica e di rendere accessibile a un pubblico più ampio un capolavoro intramontabile.

La riproposizione di “Olimpichetto” offre l’opportunità di riscoprire l’Edipo Re di Sofocle, una tragedia che affronta temi universali come il destino, la colpa e la redenzione. La scenografia, con la sua fedele riproduzione del Teatro Olimpico, contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente, trasportando lo spettatore nell’antica Grecia.

Per orientarsi fra testo e contesto

La mostra “Olimpichetto. Il ritorno di un ambasciatore” rappresenta un’occasione per immergersi nella storia del teatro vicentino e per apprezzare l’ingegno di chi ha saputo portare la cultura italiana nel mondo. L’esposizione, allestita nella splendida cornice della Basilica Palladiana, offre un’esperienza coinvolgente, adatta a un pubblico di tutte le età. La riproduzione del Teatro Olimpico, con la sua cura dei dettagli e la sua capacità di evocare atmosfere antiche, è un vero e proprio gioiello da ammirare.

“Olimpichetto” si inserisce in un filone di valorizzazione del patrimonio culturale italiano che merita di essere sostenuto e promosso. Ci ricorda come il teatro, in particolare quello classico, possa ancora oggi parlare al nostro presente, offrendoci spunti di riflessione e di crescita personale.


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