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- Il Premio Bancarella 2025 ha annunciato i vincitori, a partire da Milena Palminteri con la sua opera Come l’arancio amaro.
- L’edizione 2025 si è distinta per l’assegnazione del Premio Bancarella Unicum al libro Spera di Papa Francesco, una delle sue due autobiografie ufficiali.
- Il Premio Bancarella Sport è andato a Gianluigi Buffon, per l’autobiografia Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi.
Come l’arancio amaro di Milena Palminteri (Bompiani, 2024) ha vinto il Premio Bancarella 2025. Il sipario sulla competizione si è chiuso ufficialmente a Pontremoli, domenica 20 luglio alle ore 21, nella suggestiva Piazza della Repubblica. Si era aperto a Milano, all’Auditorium di Vittoria Assicurazioni, il 9 maggio 2025, con la presentazione dei sei finalisti che si sono contesi l’ambito San Giovanni di Dio, simbolo del premio.
I finalisti del Premio Bancarella 2025
I titoli che hanno gareggiato sono stati:
Come l’arancio amaro di Milena Palminteri (Bompiani, 2024), che ha vito questa edizione del premio.
Un’immersione nella Sicilia tra il 1924 e il 1960, dove le leggi patriarcali e il ruolo subalterno della donna sono al centro della narrazione. Tre figure femminili, Carlotta, Nardina e la nonna, incarnano diverse sfaccettature della condizione femminile in un contesto sociale complesso.
Il Dio che hai scelto per me di Martina Pucciarelli (HarperCollins, 2025)
Un romanzo intimo e toccante, ispirato alla storia vera dell’autrice, che narra il percorso di una donna cresciuta nella comunità religiosa dei Testimoni di Geova e il suo coraggioso addio. Un cammino di rinascita che capovolge la sua sorte e quella dei suoi affetti più cari.
Il pendio dei noci di Gianni Oliva (Mondadori, 2024)
Un affresco storico ambientato negli ultimi mesi della Prima Guerra Mondiale, dove una vicenda privata si intreccia con gli eventi cruciali del conflitto. Il sergente Julien Vertou osserva la neve sul monte Grappa, ma una cicatrice sulla mano destra rivela un passato diverso.
La fame del cigno di Luca Mercadante (Sellerio, 2025)
Un noir avvincente che segue le disavventure di Domenico Cigno, un giornalista sportivo cinquantenne e sovrappeso. La scoperta del corpo di una ragazza scomparsa offre a Cigno l’opportunità di un riscatto personale.
La ragazza con la gonna a fiori di Guido Rodriguez (Morellini, 2025)
Un thriller che vede protagonista Antonio Ricci, un giornalista genovese appassionato di fotografia. L’acquisto di una Leica usata lo trascina in un’indagine sulla scomparsa di una ragazza, a partire da alcune misteriose fotografie trovate nella memory card.
Luisa di Paola Jacobbi (Sonzogno, 2024)
Un romanzo che ripercorre l’ascesa visionaria di Luisa Spagnoli, imprenditrice del primo Novecento e ideatrice del Bacio Perugina, sullo sfondo della grande storia, dalle speranze di inizio secolo ai cupi anni del fascismo.
- Che bello vedere così tanta varietà letteraria in Italia... 😍...
- Non capisco tutto questo entusiasmo, mi sembra una vetrina... 🤔...
- E se il vero premio fosse l'attenzione ai librai stessi... 🧐...
Un premio speciale per Papa Francesco
L’edizione 2025 del Premio Bancarella si è arricchita di un ulteriore riconoscimento: l’assegnazione del “Premio Bancarella Unicum” al libro Spera, scritto da Papa Francesco e curato da Carlo Musso (Mondadori). Questo riconoscimento speciale, voluto dai librai, vuole essere un omaggio al Pontefice e a una delle sue due autobiografie ufficiali, che ha scalato le classifiche di vendita fin dalla sua uscita a gennaio 2025.
Il libro, come ha sottolineato Bergoglio nell’introduzione, non è una semplice autobiografia, ma piuttosto una “sacca da viaggio”, un manifesto di speranza e un invito al cambiamento. L’opera ripercorre la vita di Bergoglio dalle sue radici italiane e dal’emigrazione dei suoi antienati in America Latina, fino all’infanzia, la giovinezza, la vocazione e l’intero pontificato.
Premio Bancarella Sport e Gerla d’Oro
Il Premio Bancarella Sport è andato a Gianluigi Buffon, per l’autobiografia Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi, pubblicata da Mondadori e scritta con Mario Desiati. I librai indipendenti e la giuria tecnica composta da giornalisti sportivi e panathleti hanno scelto il volume dell’ex portiere della Nazionale e della Juventus, che ha ottenuto 193 voti.
La Gerla d’Oro è stata assegnata all’editore Raffaello Avanzini di Newton Compton. Il riconoscimento speciale, assegnato ogni anno «a chi abbia svolto un ruolo importante nella diffusione del libro», è andata all’editore romano «per aver contribuito alla scoperta di nuovi e importanti autori italiani e stranieri», recita la motivazione. All’editore di Newton Compton «va un plauso particolare per l’attenzione avuta nei confronti dei giovani». In passato, la Gerla d’Oro era stata assegnata a Vittorio Avanzini, fondatore della casa editrice Newton Compton e padre di Raffaello, definito «uno tra gli editori più lungimiranti e adeguati al contesto delle nuove tecnologie editoriali».
Il Premio Bancarella: la giuria popolare
Una delle peculiarità del Premio Bancarella è la sua giuria popolare, composta esclusivamente da librai, senza l’intervento di una giuria tecnica. Questo aspetto, secondo gli organizzatori, garantisce autenticità e vicinanza al pubblico dei lettori, e renderebbe il premio un vero e proprio riconoscimento dal cuore popolare.
Il Premio Bancarella, nato nel 1953 a Mulazzo e trasferito successivamente a Pontremoli, entrambi comuni toscani, si distingue per la sua longevità e per il suo legame con il mondo dei librai e dei lettori. Nel corso degli anni, ha consacrato numerosi autori di successo, contribuendo a promuovere la lettura e la cultura in Italia. Tra i vincitori delle passate edizioni, si ricordano Ernest Hemingway (1953), Giovannino Guareschi (1954), Oriana Fallaci (1970), Umberto Eco (1989), John Grisham (1994), Ken Follett (1999) e Andrea Camilleri (2001). L’edizione 2024 ha visto come vincitrice Aurora Tamigio con Il cognome delle donne (Feltrinelli).