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- Anna Toscano è morta l’8 dicembre 2025, all’età di 55 anni: era scrittrice, poetessa, autrice teatrale, fotografa, critica e docente.
- Aveva scelto Venezia come sua città di adozione, trasformandola in un palcoscenico privilegiato per le sue opere.
- Tra le sue opere, si segnala Il calendario non mi segue. Goliarda Sapienza, un testo dedicato alla vita e all’opera della scrittrice catanese.
Anna Toscano se ne è andata l’8 dicembre 2025, all’età di 55 anni. Scrittrice, poetessa, autrice teatrale, fotografa, critica e docente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Toscano si è distinta per la sua versatilità, la sua passione per le parole e il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio linguistico e letterario, con un’attenzione particolare alla scrittura femminile.
La notizia della sua scomparsa è stata data dal marito, il poeta Gianni Montieri, con parole toccanti: «Anna, la mia Anna, la mia adorata Anna, è libera, è andata». Per onorare la memoria della moglie, Montieri ha scelto di condividere anche alcuni suoi versi, una sorta di testamento spirituale:
Abbattetemi, seppellitemi
dove possa sentire il frusciare
delle pagine dei libri
che ho amato o non ho ancora letto.Ardetemi, mettetemi
tra gli scaffali di una libreria
bruciatemi con i miei zaini
quaderni e penne e occhiali.Voglio un’eternità
piena di parole, libere.
Anna Toscano e l’amore per Venezia
Nata in provincia di Treviso, Anna Toscano aveva eletto Venezia a sua città di adozione. Un amore sbocciato durante gli studi universitari a Ca’ Foscari, dove si era laureata in Lettere con una tesi su Attilio Bertolucci. La sua dimora veneziana è stata descritta come un luogo accerchiato da migliaia di libri, busti di manichini e cani a cui assegnava i nomi delle sue parenti di sesso femminile. Fuori, la laguna, con le sue calli, i suoi campielli e i suoi masegni, era diventata una fonte d’ispirazione costante per la sua opera, un palcoscenico privilegiato per raccontare storie, esplorare emozioni e indagare le peculiarità di una città unica al mondo.
Nel 2019, Toscano aveva raccontato il fascino paradossale dell’Acqua Granda e della Venezia chiusa durante il lockdown, offrendo uno sguardo intimo e riflessivo su un periodo storico senza precedenti. Nel 2022, in occasione della Biennale Teatro, aveva partecipato a un video in cui parlava della sua predilezione per i versi, della sua esistenza quotidiana e della sua relazione con la madre. La sua voce era stata scelta per la guida della serie The Passenger dedicata a Venezia, un’ulteriore testimonianza del suo profondo legame con la città. Insieme al marito, aveva firmato il libro 111 luoghi di Venezia che devi proprio scoprire (Emons Edizioni), un invito a perdersi tra le meraviglie nascoste del centro storico.
- Che perdita per la cultura italiana! 😥 Il suo impegno......
- Nonostante il dolore, celebriamo la sua eredità... 💔 Ma......
- Anna Toscano, una voce unica! 🎭 Ma Venezia, davvero......
Goliarda Sapienza vista da Anna Toscano
Anna Toscano ha dato voce a figure spesso dimenticate o marginalizzate dalla storia. Ha tratteggiato figure di donne più o meno note, portando alla luce le loro storie e le loro esperienze. Nel 2023, per i tipi di Electa, ha Il calendario non mi segue. Goliarda Sapienza, un testo dedicato alla vita e all’opera della scrittrice catanese a cui quest’anno Mario Martone ha dedicato un film. Tra le sue opere si ricordano anche Con amore e con amicizia, dedicato a Lisetta Carmi, e Controsole, che segna il suo esordio come poetessa.
La sua attività non si limitava alla scrittura: Toscano era anche una giornalista, collaboratrice di riviste e inserti culturali, e componente del direttivo della SIL – Società italiana delle letterate. Il suo amore per le parole si manifestava anche nei reading e nelle performance teatrali, dove sapeva infondere intensità e forza tale da suscitare un’esperienza coinvolgente e memorabile per il pubblico.
Per orientarsi fra testo e contesto
L’opera di Anna Toscano è caratterizzata da una profonda sensibilità e una grande erudizione. In particolare, il suo contributo alla riscoperta della scrittura femminile rappresenta un’eredità preziosa che merita di essere preservata e diffusa. Così come il suo attaccamento a Venezia, che non è stata un semplice scenario, ma un autentico protagonista, un’entità viva e fervente che ha influenzato profondamente la sua scrittura. Toscano ha saputo intercettare l’essenza della città, la sua bellezza velata di tristezza, il suo fascino decadente, ma anche la sua effervescenza e la sua capacità di rinnovarsi.
In occasione della sua prematura scomparsa, non si può dimenticare la raccolta di poesie Al buffet con la morte (La Vita Felice, nel 2018), in cui la morte è tratteggiata come una presenza familiare e ironica, che si intrufola nella quotidianità. La morte, lungi dall’essere un tabù, diventa un’occasione per riflettere sulla vita e sulla sua caducità.
Quante volte ho pranzato
con la morte stesa sul tavolo
faceva cadere la forchetta a mio padre
rovesciava l’acqua a mia madre,
non ci guardavamo
sapendoli suoi segnali
non la guardavamo
ma il suo alito ci toccava.





