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- Per amore del futuro di Eraldo Affinati propone spunti di riflessione sul valore del tempo, dell’ascolto e della speranza nel contesto educativo.
- Affinati è noto per aver fondato la Scuola Penny Wirton dedicata all’insegnamento gratuito dell’italiano ai migranti.
- Lo scrittore è convinto che l’azione educativa debba promuovere un approccio integrale che coinvolga testa, cuore e mani.
Eraldo Affinati, con il suo nuovo libro, Per amore del futuro (San Paolo Edizioni, 2025), invita a ripensare il significato stesso dell’educazione. Affinati, noto per per aver fondato la Scuola Penny Wirton, un’istituzione dedicata all’insegnamento gratuito dell’italiano ai migranti, pone al centro del suo lavoro la relazione umana come fulcro del processo educativo. In un mondo in rapida trasformazione, segnato da incertezze, dall’avvento del digitale, da tensioni sociali e da famiglie sempre più fragili, l’autore ci spinge a interrogarci sul ruolo dell’educazione e sul suo impatto sulla società.
Per amore del futuro, di conseguenza, non vuole essere un saggio teorico, ma un’opera che pulsa di vita vissuta, intrisa di esperienze personali e di riflessioni sul valore del tempo, dell’ascolto, del fallimento e della speranza. L’autore sottolinea che l’atto educativo trascende la mera trasmissione di nozioni, perché richiede invece un’apertura al confronto con l’altro, un impegno nella costruzione di legami autentici e la consapevolezza del bagaglio emotivo e delle esperienze che ciascuno porta con sé.
L’avventura interiore dell’educazione
Affinati è convinto che la scuola sia anzitutto un’avventura interiore, un luogo in cui si intrecciano relazioni umane significative. Attraverso esempi concreti, come la storia di Abdi, un immigrato somalo che frequenta la Penny Wirton, lo scrittore dimostra come l’incontro tra persone diverse possa generare un rapporto di reciproca stima e amicizia.
In questo contesto, il maestro diventa una sorta di specialista dell’avventura interiore, capace di penetrare nella dimensione spirituale dell’allievo e di creare un clima di fiducia. Affinati evidenzia come ogni coppia maestro-allievo sia unica, poiché mette in campo combinazioni imprevedibili e sorprendenti, legate al carattere, alla sensibilità e alla storia di ognuno. L’insegnante infatti ha un patrimonio da spendere, un bagaglio di conoscenze ed esperienze da trasmettere alle nuove generazioni. La scuola, in questo senso, diventa un punto di passaggio e di incrocio tra generazioni, un ambito in cui, nel tramandare saperi e contenuti, si identificano voci sepolte che si possono portare alla luce.
- Affinati ci ricorda che l'educazione è soprattutto relazione umana... ❤️...
- Interessante l'idea di scuola come 'avventura interiore', ma... 🤔...
- L'insistenza sull'amore per il futuro sembra quasi un'utopia... 😕...
Testa, cuore e mani: un’educazione integrale
Affinati, in linea con il pensiero di Papa Francesco, ricorda l’importanza di un’azione educativa che coinvolga testa, cuore e mani. L’insegnante non può limitarsi a spiegare il programma e a mettere i voti, ma deve avere un pensiero critico, una passione per il proprio lavoro e la capacità di verificare sul campo le proprie idee pedagogiche.
In tal senso, l’educazione diventa un’esperienza integrale, che mira a sviluppare la persona nella sua interezza, orientandola nel rispetto delle sue peculiari inclinazioni. Da qui la rilevanza di un ascolto attento, del coinvolgimento attivo dello studente nel processo didattico e di un metodo di valutazione che non si limiti al merito, ma sappia cogliere e valorizzare lo sforzo individuale e il progresso verso obiettivi personalizzati in base alle capacità di ciascuno. Il docente, quindi, ha il dovere di esporsi, di accettare il confronto costruttivo, di abbandonare una comfort zone basata sull’autorità per conquistare un’autorevolezza agendo «dalla parte degli ultimi».
Per orientarsi fra testo e contesto
L’opera di Eraldo Affinati rappresenta uno stimolo sul futuro dell’educazione, un tema cruciale che si colloca alla base di ogni civiltà. Ecco perché Per amore del futuro punta a ripensare il ruolo dell’educazione nella società contemporanea e a riscoprire il valore autentico della relazione umana come motore del processo educativo. Il libro segue la scia di altre opere di Eraldo Affinati, come La città dei ragazzi (2008), Elogio del ripetente (2013), L’uomo del futuro. Sulle strade di Don Lorenzo Milani (2016) e Testa, cuore e mani. Grandi educatori a Roma (2025). Libri che, nel loro insieme, compongono un mosaico che aiuta a comprendere il valore dell’educazione.








