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- Fabrizi e Rossellini. Un’amicizia sul set del Neorealismo di Bruno Grillo mette in luce il legame tra l’attore e il regista nel definire il Neorealismo.
- Il libro esce in occasione dell’ottantesimo anniversario di Roma città aperta, un film che ha segnato la storia del cinema.
- Rossellini e Fabrizi collaborarono nuovamente in Francesco, giullare di Dio, a testimonianza di un sodalizio che andava oltre il genere cinematografico.
Fabrizi e Rossellini. Un’amicizia sul set del Neorealismo di Bruno Grillo (Bietti, 2025) offre uno sguardo inedito sulla genesi di Roma città aperta, nell’ottantesimo anniversario del film. Nata dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale, la pellicola vede l’alchimia tra Aldo Fabrizi, attore comico di successo, e Roberto Rossellini, regista visionario, in un incontro che ha dato vita a un’opera cinematografica rivoluzionaria.
Grillo, oltre a ricostruire gli eventi, scava nel profondo, rivelando l’umanità dietro la leggenda. Roma città aperta non è solo un film, ma un miracolo realizzato con mezzi di fortuna, attori presi dalla strada e set improvvisati. È un’opera che cattura l’essenza di un’Italia ferita, ma desiderosa di rialzarsi.
La metamorfosi di Fabrizi in Roma città aperta
Uno degli aspetti più interessanti del libro è l’analisi della trasformazione di Aldo Fabrizi. Grillo evidenzia come l’attore, noto per i suoi ruoli comici, abbia trovato in Don Pietro, il sacerdote protagonista di Roma città aperta, una vera e propria chiamata morale. Fabrizi, nell’interpretare il personaggio, lo custodisce, incarnando la verità e l’umanità che Rossellini ricercava.
La scena della morte di Pina, interpretata da Anna Magnani, è descritta come un momento iconico nella storia del cinema. Un’immagine di pietà al contrario, un colpo d’ascia che ha cambiato il linguaggio cinematografico. Da quel momento, Fabrizi diventa un volto universale, un uomo che porta sulle spalle il peso dell’umanità intera.
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- Neorealismo? 🤔 Forse un'idealizzazione del dopoguerra che......
- Il vero miracolo di 'Roma città aperta'? Un'Italia che......
Francesco, giullare di Dio di Rossellini
Cinque anni dopo Roma città aperta, l’amicizia tra Rossellini e Fabrizi genera un altro capolavoro: Francesco, giullare di Dio (1950). In questo film, Fabrizi interpreta un tiranno ridicolo, un personaggio che ribalta completamente il ruolo di Don Pietro. Fellini, che cura la sceneggiatura insieme a Federico Fellini, introduce un’aria circense, creando una scena breve ma memorabile.
Bruno Grillo evidenzia la capacità di Rossellini di raccontare la santità, non come un’imponente celebrazione, ma come un atto ordinario, un piccolo gesto che irradia luce. Francesco, giullare di Dio rappresenta una nuova metamorfosi per Fabrizi, che dimostra la sua versatilità e la sua capacità di reinventarsi.
Il detonatore culturale in Fabrizi e Rossellini
Il libro di Bruno Grillo vuole essere sia un’analisi storica sia un’opera emotiva ed etica. Il volume presenta ai lettori la vitalità di due pellicole che, a 80 anni l’una e a 75 anni l’altra dalla loro realizzazione, continuano a possedere una sorprendente attualità. Roma città aperta e Francesco, giullare di Dio costituiscono un’espressione, tuttora attuale, di devozione alla verità.
Fabrizi e Rossellini hanno saputo trasformare le loro storie in un detonatore culturale. Hanno raccontato la forza, la debolezza, il coraggio e la disobbedienza di un’Italia che voleva rinascere. Hanno mostrato cosa significa fare un tipo di cinema bello e utile allo stesso tempo.
Per orientarsi fra testo e contesto
Fabrizi e Rossellini. Un’amicizia sul set del Neorealismo non è solo un’analisi del rapporto tra due figure chiave del cinema italiano, ma anche un’esplorazione del contesto storico e culturale in cui sono nate opere come Roma città aperta e Francesco, giullare di Dio. Il volume propone una lettura originale di un movimento che ha saputo raccontare l’Italia del dopoguerra con uno sguardo autentico e senza filtri.
Attraverso la ricostruzione dei retroscena, degli incontri e degli ostacoli incontrati durante la lavorazione di questi film, Grillo ci permette di comprendere meglio la genesi di un’estetica cinematografica che ha influenzato generazioni di registi. Riscoprire il cinema di Rossellini e Fabrizi oggi è un modo per comprendere la realtà di ieri e quella contemporanea.







