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- Demon Copperhead di Barbara Kingsolve, edito in Italia da Neri Pozza nel 2023, ha vinto il Premio Pulitzer nello stesso anno.
- Incalzante, duro, ironico. Scorci poetici lo traversano come lampi che aprono alla catarsi e come fessure di speranza.
- Ambientato negli Appalachi afflitti da povertà e droga, il romanzo richiama immediatamente Rosso Malpelo di Giovanni Verga. Ecco perché.
Demon Copperhead, edito in Italia da Neri Pozza nel 2023, è uno dei romanzi di Barbara Kingsolver. Considerata fra le maggiori scrittrici americane contemporanee, quest’anno ha compiuto settant’anni. Motivo per il quale Elzevir ha deciso di dedicarle uno speciale in più puntate.
Demon Copperhead vs Rosso Malpelo

Il romanzo è ambientato negli Appalachi afflitti da povertà e droga. Non si può leggerlo senza pensare immediatamente a Rosso Malpelo di Giovanni Verga, sebbene la scrittrice abbia in mente David Copperfield di Charles Dickens come testo di riferimento. Già dal titolo, Demone testa di rame, che traduce letteralmente dall’inglese il nome e cognome del protagonista, il personaggio forse più struggente delle novelle verghiane viene evocato in tutta la sua forza drammatica. E l’analogia è prepotente.
Entrambi orfani, entrambi affamati di considerazione e attenzione, entrambi vittime di soprusi e degrado affettivo, entrambi carnefici (di sé stessi più che altro), entrambi risucchiati nell’oscurità della miniera l’uno, nel tunnel oscuro della tossicodipendenza l’altro. Ma proprio qui, dal buio, emerge la differenza.
In questo racconto ho cercato di mettere in evidenza, di tanto in tanto, il momento in cui tutto comincia ad andare in malora. Dove per tutto si intende me. Ma c’è anche l’opposto, quando dentro di te una noce si spacca e comincia a crescere il germoglio di un albero. Ancora più difficile da individuare. Perché deve crescere un bel po’ prima che lo noti. Forse persino anni. E poi un giorno dici: Oh, quella minuscola crepa fra le orecchie si è trasformata in questo popò di albero meraviglioso.
Incalzante, duro, ironico. Poetico
Demon Copperhead, premio Pulitzer 2023, è un romanzo epico, in cui kronos e kairos si intrecciano tessendo un’epopea moderna alquanto originale, un misto quasi perfetto di cronologia di fatti violenti e disperanti dentro cui accadono eventi generativi.
Lo sapevo cosa mi avrebbe detto lei. Fidati della strada… Trascorsi la nottata raggomitolato sul terreno sabbioso, con la schiena premuta contro la roccia fredda, affamato e assetato, e in fin dei conti non abbastanza drogato. Ogni grillo che si avvicinava nella caverna era un serpente testa di rame, ogni scoiattolo che faceva frusciare le foglie secche era un orso. Se riuscivo a sopravvivere fino alla mattina, intendevo scendere dalla montagna, trovare June e dirle che ero pronto a volare.
È interessante come tutti gli eventi generativi abbiano un volto e dei nomi. Tommy, Angus, June, Annie, Mr Armstrong… Rapporti che portano Demon a spaccare pian piano dentro di sé la noce nella sua durezza apparentemente ineluttabile e a ritrovarsi alla fine del tunnel in cui sembra inesorabilmente perdersi.
Un romanzo di formazione, quello della Kingsolver, un monologo interiore dalla scrittura potente, coloristica e terapeutica. Incalzante, duro, ironico. Scorci poetici lo traversano come lampi che aprono alla catarsi. Fessure di speranza.
La cascata era un rivolo gentile, e la pozza stessa era di un azzurro placido e profondo. Seguendo lezioni d’arte a ripetizione impari un sacco di cose sui colori, ma quell’azzurro non saprei spiegarlo. Lo si vede nelle foto delle terre coperte di ghiacci. Blu pavone nelle profondità, che sfuma fino alla trasparenza sui ciottoli della riva. L’acqua era viva e increspata in superficie, perfettamente immobile sotto. Il mio sguardo continuava a tornare al profondo turchese al centro. Un colore che vedi così di rado, eppure i bambini continuano a fare l’acqua di quel colore, se hanno il giusto assortimento di pastelli. Come se fin dalla nascita sapessero che là fuori c’è qualcosa di meglio di quello che abbiamo.
Per orientarsi fra testo e contesto
Rosso Malpelo è il ritratto di un vinto dalla Storia. La fotografia struggente di un orfano, metafora esistenziale della vita dell’uomo scandita da tempo e destino immutabili, tragici.
Demon Copperhead è un orfano immerso nella reiterata crudezza della Storia dove incede come una ballerina che danza il suo spartito già noto ma nuovo per interpretazione. Metafora della vita di ogni uomo che cerca e trova qualcosa di meglio e di possibile dentro le saghe drammatiche del tempo.
Il podcast dedicato al romanzo «L’albero velenoso della fede» di Barbara Kingsolver