Company name: Dynamic Solutions s.r.l.
Address: VIA USODIMARE 3 - 37138 - VERONA (VR) - Italy

E-Mail: [email protected]

«La città e le sue mura incerte» di Murakami dove realtà e sogno si uniscono

Il nuovo romanzo del grande scrittore giapponese abbatte il confine tra dimensione onirica e verità attraverso una trama che tocca temi quali la solitudine e la ricerca di sé.
  • Dopo sei anni di attesa, Murakami Haruki è tornato in libreria con La città e le sue mura incerte, edito in Italia da Einaudi.
  • Nel romanzo ritroviamo molti dei temi cari all’autore: la solitudine, la ricerca dell’identità, il confine tra sogno e realtà.
  • Il romanzo ha suscitato un’enorme attesa in Giappone, dove l’anno scorso sono state vendute migliaia di copie in una sola notte.

Sei tu che mi hai fatto scoprire la città

La dimensione allocutiva apre l’ultimo romanzo di Murakami Haruki, La città e le sue mura incerte (Einaudi, ottobre 2024). Dopo sei anni di attesa, lo scrittore giapponese nato a Kyoto nel 1949 è tornato con un’opera caratterizzata dalla propensione al tu. Un tu che sin dall’incipit ha il viso evanescente di un amore fra adolescenti, di una ricerca appassionata della ragazza di cui non si hanno più notizie e di un viaggio – mai picaresco e vicino, per certi aspetti, lontanissimo per altri dal Bildungsroman – che si dipanerà in più trame e incontri, dentro un ambiente che è ora reale, ora onirico, ora a tratti “magico”.

Se da un lato, all’interno di un intreccio che tiene sospesi su diverse strade, è facile riconoscere alcuni leitmotiv dello scrittore giapponese, dall’altro è evidente la sua propensione al realismo magico che, se ha i suoi più alti cantori nella letteratura sudamericana (specie Marquez e Borges), in lui si caratterizza per i chiari rimandi al suo amato Kafka, ma anche alla Kristof e ai temi a lei cari dell’erranza e alla impossibilità di un nostos, che fu dato solo ad Ulisse e alle narrazioni antiche.

La trama di La città e le sue mura incerte

Il romanzo segue le vicende di un narratore di nome Boku, che si muove tra le alte mura di una città misteriosa alla ricerca del vero sé. La storia si divide in tre parti: l’adolescenza del protagonista, il suo periodo nella città e la mezza età dopo il ritorno. Inizialmente, Boku e la sua giovane compagna Kimi costruiscono una città fortificata. Man mano che la storia avanza, Watashi, un altro “io”, fa il suo ingresso nella città e si dirige verso Kimi, che ha trovato impiego in una biblioteca. Per entrare nella città, le persone devono rinunciare alle loro ombre, un atto simbolico che rappresenta la separazione tra coscienza e incoscienza, realtà e illusione.

Il tema della scomparsa, già presente in altri romanzi dell’autore giapponese, si lega al tema del doppio, a quello della impossibilità di distinguere fra realtà e finzione, alla ricerca del senso della vita e della morte, alla tragica e allo stesso tempo salvifica evidenza che nulla è dato per sempre e che trovare delle certezze è solo pari alla fatica di Sisifo.

Cosa ne pensi?
  • 🌟 Una nuova gemma nella bibliografia di Murakami......
  • 🤔 Una trama che sembra troppo familiare e prevedibile......
  • 🔍 L'analogia tra muro e pandemia è davvero stimolante......

Temi ricorrenti e stile narrativo

Nella seconda parte del romanzo, l’incontro con personaggi quali il vecchio direttore della biblioteca o Yellow Submarine (così chiamato dalla scritta sulla sua felpa) contribuisce a dissipare le presunte certezze del protagonista. A fornire una prospettiva diversa in quella che sembra sempre più una ricerca di se stessi e del significato della memoria, come del tempo, mentre si fanno sempre più evidenti i tratti onirici e simbolici. Basti pensare al fuoco, anche se non presente in maniera così pervasiva come in altri suoi romanzi. Se quest’ultimo è topos della tradizione letteraria contemporanea e non – come non pensare a La strada di Cormac McCarthy -, esso tuttavia sembra tracciare la linea di confine fra il materiale e lo spirituale, o meglio ancora, fra l’onirico e il reale.

Murakami è noto per il suo stile narrativo che combina elementi di realismo magico con riflessioni filosofiche. In La città e le sue mura incerte ritroviamo molti dei temi cari all’autore: la solitudine, la ricerca dell’identità, il confine tra sogno e realtà, l’importanza dei libri e della lettura. La città murata diventa un simbolo del confine tra il mondo interiore e quello esterno, un luogo dove il tempo sembra sospeso e le regole della realtà sovvertite.

L’accoglienza di La città e le sue mura incerte

Il romanzo è una riscrittura di un’opera del 1980, pubblicata sulla rivista Bungakukai, che Murakami aveva rifiutato perché considerata incompiuta. Questa nuova versione è il frutto di tre anni di lavoro, cominciati all’inizio del 2020, poco prima che la pandemia di Covid-19 costringesse l’autore all’isolamento forzato. Murakami stesso ha ammesso che la situazione pandemica ha influenzato la storia, anche se non ha spiegato in che misura.

L’uscita del romanzo in Giappone, avvenuta il 13 aprile 2023, ha suscitato un’enorme attesa. Migliaia di lettori si sono accalcati fuori dalle librerie di Tokyo, dimostrando che la passione per la letteratura può ancora competere con l’imperversare della tecnologia. Le copie del libro sono andate a ruba in una sola notte, indice di un’accoglienza calorosa e travolgente.

Ma il pubblico di Murakami non si trova solo in Giappone. È vasto e diversificato, con lettori sparsi in tutto il mondo. La sua capacità di intrecciare storie oniriche con riflessioni profonde sulla condizione umana lo ha reso uno degli autori più amati e rispettati della letteratura contemporanea. La sua opera è tradotta in numerose lingue e ogni nuova uscita è attesa con trepidazione.

Per orientarsi fra testo e contesto

La città e le sue mura incerte si inserisce perfettamente nella produzione complessiva di Murakami, che comprende capolavori come Norwegian Wood, Kafka sulla spiaggia e 1Q84 (tutti tradotti in Italia per Einaudi). Come in molte delle sue opere precedenti, anche in questa Murakami riesce a trasportare il lettore in un mondo dove realtà e fantasia si confondono e dove poco è quello che sembra. La stessa città non è determinata in senso spazio-temporale, sicché essa risulta più il luogo dell’anima e dei sogni, dell’inconscio, a volte.

Dotata di un muro che «nessuno può distruggere», la città si offre come punto di partenza e di arrivo, luogo dove il pensiero deve cedere il passo all’eternità, alla lettura vorace dei sogni, in un movimento capace di rivelare che la verità, come la città, ha delle mura incerte. D’altronde, come scrive lo stesso autore nella postfazione,  «la verità non si trova in una immobilità fissata una volta per tutte, ma nel movimento costante […] Non consiste forse in questo il mistero della narrazione?».

Articolo pubblicato in origine il 28 settembre e aggiornato il 18 dicembre 2024

Articolo scritto interamente da un essere umano “a mano”, cioè senza l’uso di AI.(scopri di più)
0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
5 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
5
0
Ci interessa la tua opinione, lascia un commento!x