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- Caterina Venturini, in Il vostro silenzio non vi proteggerà. Una storia di Audre Lorde, ripercorre la vicensa della poetessa e attivista statunitense.
- Il titolo stesso del libro è un monito a non aver paura di esprimere la propria verità e a lottare per un futuro in cui tutte le differenze siano riconosciute e valorizzate.
- Libri simili sono quello di Francesca Romana Recchia Luciani, Filosofe. Dieci donne che hanno ripensato il mondo, e di Kate Zambreno, Eroine.
Il vostro silenzio non vi proteggerà. Una storia di Audre Lorde di Caterina Venturini (Solferino, 2025) è un’analisi appassionata e personale della vita e del pensiero della poetessa e attivista statunitense. Il titolo stesso, ripreso da una citazione della scrittrice, sottolinea l’importanza di rompere il silenzio e di dare voce alle proprie esperienze, anche quando queste sono dolorose o marginalizzate. Lorde, che si definiva «nera lesbica madre poeta guerriera femminista», ha fatto della sua vita uno strumento di lotta contro ogni forma di oppressione, trasformando le proprie ferite in forza politica e creativa.
Venturini ripercorre la biografia di Lorde, dalla sua infanzia ad Harlem, segnata dal razzismo e da una forte miopia, alla sua esperienza come donna nera, lesbica e malata di cancro. Ma il libro non è solo una biografia: è anche un saggio che riscopre le idee di Lorde sulla differenza, l’identità, la comunità e la necessità di un femminismo inclusivo e intersezionale. Lorde, infatti, rifiutava le categorie rigide e le identità fisse, e invitava a riconoscere e valorizzare la molteplicità delle esperienze umane.
Caterina Venturini dinanzi ad Audre Lorde
Un aspetto particolarmente interessante del libro è il modo in cui Venturini intreccia la propria esperienza personale con quella di Lorde. Reduce da una malattia che le ha temporaneamente sottratto la voce, Venturini trova nella scrittura di Lorde una fonte di ispirazione e di forza. Come Lorde, anche Venturini crede che il personale sia politico, e che il racconto di sé possa essere un atto di resistenza e di liberazione.
Il volume di Venturini si inserisce in un filone di scrittura saggistica e biografica dedicato alle artiste e pensatrici del passato, che sta riscuotendo sempre più successo. Opere come Filosofe. Dieci donne che hanno ripensato il mondo di Francesca Romana Recchia Luciani (Ponte alle Grazie) ed Eroine di Kate Zambreno (Nottetempo, traduzione di Federica Principi) testimoniano un crescente interesse per le figure femminili che hanno contribuito a plasmare il pensiero e la cultura del Novecento, ma che spesso sono state dimenticate o marginalizzate.
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Una costellazione fatta di eroine e filosofe
Questi libri non si limitano a ricostruire la vita e le opere delle loro protagoniste, ma cercano anche di far emergere la loro attualità e la loro rilevanza per il presente. In un’epoca segnata da conflitti identitari e da nuove forme di discriminazione, le voci di Audre Lorde, Simone Weil, Hannah Arendt e altre pensatrici del passato possono aiutarci a comprendere meglio le sfide del nostro tempo e a trovare nuove strade per costruire un mondo più giusto e inclusivo.
Eroine di Kate Zambreno, in particolare, si concentra sulle figure di scrittrici dimenticate o fraintese, come Zelda Fitzgerald e Virginia Woolf, e denuncia le ingiustizie che hanno subito a causa del loro genere e della loro salute mentale. Zambreno, attraverso una scrittura frammentata e sperimentale, dà voce alle loro sofferenze e ne celebra il talento, offrendo una prospettiva nuova e originale sulla storia della letteratura.
Francesca Romana Recchia Luciani, in Filosofe, analizza il pensiero di dieci grandi filosofe del Novecento, tra cui Simone Weil, Simone de Beauvoir, Hannah Arendt, Maria Zambrano, Audre Lorde e Carla Lonzi. L’autrice sottolinea come per queste pensatrici la pratica politica fosse un elemento cruciale, inscindibile dalla loro riflessione teorica. Recchia Luciani evidenzia come la filosofia non possa essere disgiunta dalla vita vissuta di chi la produce e dalle relazioni in cui va a incarnarsi.
L’invito di Audre Lorde a non restare zitte
Il libro di Caterina Venturini, come le opere di Zambreno e Recchia Luciani, è un invito all’azione, un appello a rompere il silenzio e a dare voce alle proprie esperienze. In un’epoca in cui il patriarcato e le discriminazioni di ogni genere continuano a prosperare, è fondamentale ascoltare le voci di chi ha subito oppressioni e ingiustizie, e imparare dalle loro esperienze.
Audre Lorde ci ricorda che «il vostro silenzio non vi proteggerà», e che solo attraverso la lotta collettiva e la solidarietà possiamo costruire un mondo più giusto e inclusivo. La sua eredità è un monito a non aver paura di esprimere la propria verità, anche quando questa è scomoda o impopolare, e a lottare per un futuro in cui tutte le differenze siano riconosciute e valorizzate.
Lorde ci sprona a chiederci: «State facendo il vostro lavoro?». Un interrogativo per riflettere sul nostro ruolo nella società e sul nostro impegno per la giustizia sociale.
Per orientarsi fra testo e contesto
Il libro di Caterina Venturini su Audre Lorde si affianca ad altre opere che esplorano la vita e il pensiero di Audre Lorde, come Sorella Outsider. Scritti politici (Meltemi, 2022), una raccolta di saggi e discorsi in cui Lorde affronta temi come il razzismo, il sessismo, l’omofobia e la necessità di un femminismo intersezionale.
Per approfondire il tema del femminismo e della differenza, si possono leggere anche opere come Corpi estranei. Sulla differenza sessuale e la politica di Adriana Cavarero (Feltrinelli, 2000), Differenza e relazione. Oltre la parità di Luisa Muraro (manifestolibri, 2014) e Il femminismo inutile. Vittimismo, narcisismo e mezze verità: i nuovi nemici delle donne di Annina Vallarino (Rubbettino, 2024).