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- La nuova stagione del Teatro Franco Parenti di Milano accoglie il pubblico con un programma ricco di appuntamenti diversi per generi e tematiche.
- La rassegna Piccoli Parenti, dal 25 ottobre al 30 dicembre 2025, punta ad avvicinare i più piccoli al mondo del teatro.
- Tra i classici riproposti nella stagione, spicca L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, con Lucia Poli nel ruolo di Lady Bracknell.
Il Teatro Franco Parenti di Milano, fondato e diretto da Andrée Ruth Shammah, accoglie il pubblico nella stagione 2025/2026 con un programma denso di appuntamenti diversi per generi e tematiche. La nuova stagione intende essere un viaggio attraverso le emozioni umane, le relazioni e le sfide del nostro tempo. Dal teatro per famiglie agli spettacoli che affrontano tematiche sociali, il cartellone rappresenta un invito a esplorare le diverse sfaccettature dell’esperienza umana.
“Piccoli Parenti”, ad esempio, in programma dal 25 ottobre al 30 dicembre 2025, è un’iniziativa dedicata ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie, con spettacoli che spaziano dalla clownerie al teatro d’ombre, dai racconti ecologici alla musica. Un’occasione per avvicinare i più piccoli al mondo del teatro, stimolando la loro immaginazione e la loro sensibilità. Rientrano nel programma Messieur, che figura! del Teatro Tascabile di Bergamo, un duetto di clown che celebra la bellezza dell’errore, e Hamelin della Factory Compagnia Transadriatica, una rivisitazione contemporanea della leggenda del Pifferaio Magico. Da non perdere anche Alba/Aurora di DelleAli Teatro, un’esperienza sensoriale per i più piccoli, e Caro Lupo di Drogheria Rebelot, una fiaba teatrale sul tema della paura.
Al Franco Parenti vanno in scena i classici
La stagione 2025/2026 del Teatro Franco Parenti non dimentica i grandi classici, riproponendo opere di autori come Oscar Wilde, Anton Cechov e Tennessee Williams. Tra i classici in programma, L’importanza di chiamarsi Ernesto (nella foto) con Lucia Poli nel ruolo di Lady Bracknell, uno dei personaggi più iconici della commedia inglese. A cui si aggiungono Il gabbiano, che vede come interpreti Giuliana De Sio e Filippo Dini, e Un tram che si chiama desiderio per la regia e i costumi di Luigi Siracusa.
La drammaturgia contemporanea è rappresentata da autori come Martin McDonagh, con La reginetta di Leenane, un thriller psicologico interpretato da Ambra Angiolini e Ivana Monti, e Ruggero Cappuccio, con La principessa di Lampedusa, un monologo onirico interpretato e diretto da Sonia Bergamasco. Da segnalare anche Prima Facie di Suzie Miller, un monologo portato in scena da Melissa Vettore per la regia di Daniele Finzi Pasca che mette in discussione i meccanismi della giustizia e i diritti delle vittime di reati sessuali.
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- Tematiche interessanti, ma il rischio è di cadere nel......
- E se il vero protagonista fosse il teatro stesso, come......
Teatro Franco Parenti, un laboratorio
Il Teatro Franco Parenti si conferma un laboratorio in cui si dà spazio a tematiche quali la crisi del linguaggio, la violenza di genere, la salute mentale e la precarietà del lavoro. Non è un caso che, tra gli spettacoli in cartellone, rientrino titoli come Il Golem di Juan Mayorga (nella foto), un’opera che si interroga sul potere delle parole, e Anna Cappelli di Annibale Ruccello, viaggio nell’abisso dell’anima di una donna che lotta per ritagliarsi uno spazio in un mondo che la giudica e la limita. O, ancora, Schegge di memoria disordinata di Fausto Cabra, uno spettacolo che indaga sulla natura poliedrica della mente e che smaschera il falso mito dell’essere sé stessi.
La stagione 2025/2026 del Teatro Franco Parenti propone anche spettacoli che, all’apparenza, affrontano tematiche più leggere. Tra questi, Terzo Tempo di Lidia Ravera, una commedia che parla delle sfide e delle opportunità della terza età, e Come diventare popolari a scuola di Roy Chen, in cui il tema del bullismo e dell’inclusione sociale è visto con ironia.








