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- Mariangela Gualtieri vince nella sezione poesia del Premio Viareggio-Rèpaci 2025 con Ruvido umano (Einaudi, 2024).
- La Giuria, presieduta da Paolo Mieli, ha scelto su una rosa di oltre sessanta opere in gara.
- La cerimonia finale di premiazione si terrà il 26 luglio 2025 a Viareggio, dove sarà proclamato il vincitore assoluto per la Narrativa e saranno assegnati i premi speciali.
Il Premio Viareggio-Rèpaci 2025, giunto alla sua novantaseiesima edizione, vede Mariangela Gualtieri vincere nella sezione poesia con Ruvido umano (Einaudi, 2024). Restano da assegnare i premi per le candidature finaliste nelle categorie Narrativa e Saggistica. Nella poesia, fra l’altro, erano state selezionate quattro opere in concorso, e non tre, a fronte di un ex equo. Con oltre sessanta opere in gara, il compito della Giuria, sotto la guida esperta di Paolo Mieli, non è stato certo semplice. Ecco gli autori e le opere scelte.
- Baracca e Burattini – Dario Buzzolan (Mondadori)
- I titoli di coda di una vita insieme – Diego De Silva (Einaudi)
- Il pronipote di Salgari – Massimiliano Governi (Baldini e Castoldi)
Per la categoria Saggistica:
- Introduzione alla realtà – Edoardo Camurri (Timeo)
- Beneficio d’inventario – Marco Follini (Neri Pozza)
- Una capitale per l’Italia – Ernesto Galli della Loggia (il Mulino)
Per la categoria Poesia:
- La scatola onirica – Maurizio Cucchi (Mondadori)
- Un giorno di guerra – Sonia Gentili (Nino Aragno Editore)
- Ruvido umano – Mariangela Gualtieri (Einaudi) – vincitrice

I protagonisti della narrativa
Nella sezione Narrativa, la selezione operata dalla Giuria ha portato alla ribalta tre opere che, pur nelle loro intrinseche differenze tematiche e stilistiche, rappresentano altrettanti sguardi significativi sulla condizione umana e sulla complessità del reale. Il primo finalista è Dario Buzzolan con il suo Baracca e Burattini, pubblicato da Mondadori.
Autore: Dario Buzzolan
Casa Editrice: Mondadori
Anno: 2025
Un titolo che evoca immediatamente immagini di teatro povero, di storie rappresentate con pochi mezzi ma con grande intensità emotiva, suggerendo forse un racconto che affonda le radici nella tradizione popolare o che esplora le dinamiche tra l’effimero e il duraturo.
Accanto a Buzzolan, troviamo Diego De Silva, autore noto al grande pubblico per la sua ironia sagace e per i suoi personaggi indimenticabili, che concorre con I titoli di coda di una vita insieme, edito da Einaudi. Il titolo, intriso di una malinconia agrodolce, lascia presagire un’opera che si confronta con il tema della fine, forse di una relazione, di un’epoca, o della vita stessa, affrontato con la consueta profondità e leggerezza che contraddistinguono lo stile di De Silva. La terna è completata da Massimiliano Governi con Il pronipote di Salgari, pubblicato da Baldini e Castoldi.
Autore: Massimiliano Governi
Casa Editrice: Baldini e Castoldi
Anno: 2025
Un titolo che stuzzica la fantasia, richiamando l’eredità avventurosa di Emilio Salgari e suggerendo forse un racconto che si muove tra realtà e finzione, tra storia e mito, attaverso mondi lontani e vicini con lo sguardo del sognatore. La scelta di queste tre opere testimonia la volontà della Giuria di premiare la varietà, in una panoramica di generi e di approcci alla narrazione che spazia dal realismo più crudo al fantastico, dall’introspezione psicologica al racconto di avventura.
- 🎉Che bello vedere così tanta vitalità nella nostra letteratura......
- 🤔Mi chiedo se premiare sempre gli stessi autori non......
- 📚Un punto di vista alternativo: il premio come specchio......
Sguardi sulla realtà con la saggistica
Anche la sezione Saggistica presenta una selezione di grande interesse, che spazia dalla filosofia alla politica, dalla storia all’analisi sociale. Il primo finalista è Edoardo Camurri con Introduzione alla realtà, edito da Timeo.
Autore: Edoardo Camurri
Casa Editrice: Timeo
Anno: 2024
Un titolo che coincide con il tentativo di comprendere la natura dell’esistenza e la nostra posizione in essa grazie alla lucidità e alla profondità che caratterizzano il pensiero di Camurri. Accanto a lui, Marco Follini con Beneficio d’inventario, pubblicato da Neri Pozza.
Autore: Marco Follini
Casa Editrice: Neri Pozza
Anno: 2025
L’espressione “beneficio d’inventario”, mutuata dal linguaggio giuridico, suggerisce un bilancio, una ricognizione delle eredità ricevute, forse in campo politico o culturale, un’analisi critica del passato per meglio affrontare il presente e il futuro. La terna è completata da Ernesto Galli della Loggia con Una capitale per l’Italia, edito da il Mulino.
Autore: Ernesto Galli della Loggia
Casa Editrice: Il Mulino
Anno: 2025
Un titolo che rimanda immediatamente alla storia d’Italia, al processo di unificazione nazionale e al ruolo cruciale delle sue città, suggerendo un saggio che indaga sul significato simbolico e storico della capitale, nonché sulle sfide e le contraddizioni che l’hanno attraversata nel corso dei secoli. La scelta di queste tre opere, che spaziano dalla riflessione filosofica all’analisi storica e politica, conferma l’impegno del Premio Viareggio-Rèpaci nel promuovere il dibattito intellettuale e nello stimolare la riflessione su temi cruciali della nostra contemporaneità.
La voce dell’anima che passa dalla poesia
La sezione Poesia, quest’anno, si è presentata con una particolarità che l’ha distinta dalle altre: una “quaterna” di finalisti, dovuta a un ex aequo, a dimostrazione della qualità e della ricchezza delle opere considerate dalla Giuria. Il premio, come anticipato, è stato assegnato a:
Autore: Mariangela Gualtieri
Casa Editrice: Einaudi
Anno: 2024
Un titolo che sottolinea la matericità dell’essere umano, la sua imperfezione, la sua forza e la sua fragilità. In questo caso, la poesia che si confronta con l’esperienza concreta, con i corpi, con le emozioni vissute nella loro pienezza.
Questa la motivazione della giuria:
L’umanità ha le sue asprezze, la sua violenza nei confronti del mondo. E il nuovo libro di Mariangela Gualtieri si apre e si chiude con poesie che toccano il tema di questa ruvidezza. Ma nelle poesie civili che chiudono la raccolta l’indignazione sembra prevalere. All’interno di questa cornice, però, c’è il tesoro del selvatico, ci sono segni del sacro, c’è soprattutto il miracolo del silenzio. Molte di queste poesie sono punteggiate dalla presenza di animali, domestici e non, quasi presenze angeliche. Ma un altro filo conduttore della raccolta è dato dal tempo, un’entità che ci segna e ci modella. Più che negli altri suoi libri, qui Mariangela Gualtieri ci parla della fine, che è fine dei singoli corpi, fine delle «maschere», ma anche continuità della vita. Modulando la sua voce tra durezze e dolcezze, incanti e disincanti, il suo è un invito all’attenzione e all’ascolto del visibile e dell’invisibile.
Ecco chi erano gli altri finalisti:
Autore: Maurizio Cucchi
Casa Editrice: Mondadori
Anno: 2025
Un titolo evocativo, che richiama il mondo dei sogni e dell’inconscio affrontati tramite il linguaggio della poesia, capace di cogliere le sfumature più recondite dell’esperienza. Accanto a lui, Sonia Gentili con Un giorno di guerra, edito da Nino Aragno Editore.
Autore: Sonia Gentili
Casa Editrice: Nino Aragno Editore
Anno: 2025
Un titolo che contrasta con la leggerezza della scatola onirica, portando invece il lettore sul fronte della realtà, confrontandolo con il dolore, la violenza e la fragilità dell’esistenza, affrontati con la forza e l’intensità del linguaggio poetico. La quaterna si arricchisce della presenza di Mariangela Gualtieri con Ruvido umano, pubblicato da Einaudi. A chiudere la lista, Aldo Nove con Inabissarsi, edito da Il Saggiatore.
Autore: Aldo Nove
Casa Editrice: Il Saggiatore
Anno: 2025
Un titolo che evoca il movimento verso il basso, verso le profondità marine o interiori, dentro quegli abissi dell’anima o del mondo che corrispondo con l’ignoto e con il mistero. Queste quattro opere sono state selezionate non solo per il loro stile, ma anche per i differenti temi che affrontano, così da fornire una visione complessiva della ricca diversità della poesia italiana odierna. Si va dalla guerra ai sogni, dal battito fragile del cuore umano alla ricerca dell’ignoto.
Per orientarsi fra testo e contesto
Il Premio Viareggio-Rèpaci 2025 è un’occasione per riflettere sullo stato della letteratura italiana contemporanea nei suoi filoni principali. Le Giuria è composta da personalità di spicco del mondo culturale come il vicepresidente Leonardo Colombati, Costanza Geddes da Filicaia (nella foto di apertura insieme al presidente Paolo Mieli), Luca Alvino, Maria Pia Ammirati, Camilla Baresani, Giorgio Biferali, Maria Borio, Gabriella Buontempo, Diamante D’Alessio, Francesca Ferrandi, Emma Giammattei, Luciano Luciani, Mirella Serri e Alice Urciuolo.
L’evento culminerà in due appuntamenti a Viareggio: venerdì 25 luglio, in Piazza Mazzini, gli autori finalisti avranno l’occasione di presentare le proprie opere al pubblico in un dialogo con la giuria. Sabato 26 luglio si terrà la serata finale con la cerimonia di premiazione dei vincitori per ciascuna sezione e la proclamazione del vincitore assoluto per la Narrativa. Sarà un momento di festa per la letteratura e per la città di Viareggio, che da quasi un secolo ospita questo importante evento.
Articolo pubblicato il 22 maggio 2025 e aggiornato il 9 luglio