La «divina» Luisa Casati rivive nel romanzo di Tommaso Zorzi

A maggio è uscito per Mondadori Divina! di Tommaso Zorzi, noto personaggio televisivo e scrittore. L’opera è ispirata alla figura di Luisa Casati, icona della Belle Époque, una donna che ha fatto della sua vita un’opera d’arte. Zorzi ha raccontato di essere entrato in contatto con la figura di Luisa Casati attraverso i racconti della nonna. Crescendo, la curiosità si è trasformata in un vero e proprio interesse, sfociato in una ricerca approfondita. L’autore ha avuto l’opportunità di accedere a oggetti appartenuti alla marchesa grazie a un incontro fortuito con un suo nipote.

Questo accesso privilegiato ha alimentato ulteriormente la sua passione, portandolo a leggere tutto ciò che ha trovato su di lei. Il processo di scrittura è stato tutt’altro che lineare: Zorzi ha ammesso di aver inizialmente scartato una prima versione del romanzo, per poi riscriverlo completamente, adottando un approccio diverso. L’influenza di Franca Valeri, a cui il libro è dedicato, è stata determinante nella scelta di un linguaggio che richiamasse la “Signorina Snob”, per rendere al meglio la psiche della marchesa. L’autore ha confessato di essere stato letteralmente ossessionato dalla figura di Luisa Casati per un intero anno, arrivando persino ad acquistare all’asta una serigrafia realizzata da Man Ray nel 1922, nella speranza di essere ispirato dal suo spirito.

Luisa Casati, un’opera d’arte vivente

La figura di Luisa Casati ha affascinato Zorzi per la sua capacità di trasformare la propria esistenza in una vera e propria opera d’arte. La marchesa, proveniente dalla borghesia milanese, è riuscita a diventare musa ispiratrice di artisti come Boldini, Depero e D’Annunzio. Nel romanzo, Zorzi dà voce alla marchesa, facendo in modo che sia lei stessa a esprimere i suoi pensieri più intimi. Del resto, la nobildonna dedicò ogni risorsa e ogni energia per raggiungere il suo scopo: diventare immortale attraverso la sua stessa vita. Questo «delirio di onnipotenza», come lo definisce l’autore, ha portato la marchesa a dilapidare il suo patrimonio fino a morire in povertà a Londra, dove oggi riposa nel Brompton Cemetery. Ma nonostante questo, Luisa Casati è riuscita a raggiungere il suo obiettivo, diventando in effetti un’icona immortale.

La vita di Zorzi a confronto con la divina

Divina! non è solo la storia di Luisa Casati, ma anche un ritratto intimo di Tommaso Zorzi. Nel romanzo, l’autore condivide aspetti della sua vita privata, rivelando le sue ossessioni e le sue manie. Zorzi si descrive come una persona «ossessivo-compulsiva», con rituali e scaramanzie che scandiscono la sua quotidianità. Nel libro, l’autore affronta anche il tema delle relazioni tossiche, raccontando ad esempio di un amore tormentato. Nonostante le difficoltà, Zorzi ha potuto contare sull’affetto dei suoi amici e della sua famiglia, figure importanti che lo hanno aiutato a superare i momenti difficili. Il romanzo intreccia le vicende della marchesa, tra feste sfarzose e frequentazioni eccentriche, con la vita di Zorzi, tra party milanesi e la ricerca di un senso in un mondo spesso superficiale. In questo parallelismo, l’autore intravede nella vita irregolare della marchesa un riflesso della sua. Ecco perché Divina! è un’opera che esplora il rapporto tra immagine e realtà, tra ciò che mostriamo agli altri e ciò che custodiamo nel profondo del nostro cuore.

Per orientarsi fra testo e contesto

L’opera di Zorzi fa comprendere la psicologia di figure eccentriche e controcorrente del passato, di donne che hanno sfidato le convenzioni sociali. La scelta di Luisa Casati  come protagonista non è casuale: la marchesa rappresenta un modello di libertà e di autodeterminazione. Il romanzo di Zorzi si fonda sulla ricerca della bellezza e sulla necessità di esprimere la propria individualità, al di là dei pregiudizi.

Per chi è interessato ad approfondite la conoscenza di autrici che hanno affrontato temi simili, si rimanda ai romanzi di Virginia Woolf o ai saggi di Susan Sontag, protagoniste in un panorama culturale troppo spesso occupato dagli uomini.

Articolo pubblicato il 29 maggio e aggiornato l’1 giugno 2025