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- Asseta la distanza di Laura Silvia Battaglia è un canzoniere d’amore scritto in versi.
- L’autrice utilizza modelli come la terzina, le quartine e il madrigale, ispirandosi a Giovanni Raboni e Patrizia Valduga.
- Nelle pagine, il dualismo tra l’io narrante e la persona amata ricorda quello di celebri coppie della letteratura, come Angelica e Orlando.
Laura Silvia Battaglia, nota per la sua attività di reporter in aree di crisi e conflitti, esce per Algra con Asseta la distanza. Si tratta di «un canzoniere d’amore, ma di un amore impossibile e forse scandaloso – spiega nella prefazione Alessandro Zaccuri -. Nella sua calibrata struttura di romanzo in versi, Asseta la distanza è un “forziere” di felici soluzioni stilistiche che spesso sconfinano nel virtuosismo, con il gioco delle rime che lascia presagire l’esattezza di una forma chiusa sempre rinviata e, da ultimo, denegata. Il racconto segue la sua trama, che però non si conclude se non al di fuori del resoconto di un amor fou perseguito con implacabile determinazione».
La giornalista Laura Silvia Battaglia porta in questo romanzo in versi la sua esperienza e sensibilità maturata altrove. Dedicandosi in particolare allo studio di territori come lo Yemen e l’Iraq, Battaglia ha indagato su temi quali le minoranze etniche, la diversità religiosa e di genere, la migrazione, il terrorismo e il traffico illegale di persone e armi. La sua carriera comprende anche lavori per la radio e nella produzione di documentari che la vede oggi collaborare con media internazionali come il Washington Post. Tra le sue pubblicazioni precedenti, figurano il saggio investigativo Lettere da Guantanamo (Castelvecchi, 2021) e il graphic novel La sposa yemenita (Beccogiallo, 2017). Di seguito, ecco la lirica che dà il nome al libro.
Asseta la distanza,
asseta questa stanza tutta pareti,
oasi deserta di te
dove ho fatto mattanza dei ricordi,
dei pensieri che come lumache lente
lasciano bave di ripensamento al cuore.
E non c’è acqua, non ho acqua
per spegnere l’incendio della gola,
per alleviare il parto plurimo
della parola gravida e sola,
non ho acqua e non ho nemmeno vino
per ubriacare in seconde nozze
questo futuro,
questa Cana senza miraggio,
senza un miracolo divino.
Il dualismo tra amore e identità
Il tema centrale di Asseta la distanza è l’indipendenza del personaggio femminile dal suo creatore, un uomo da cui dipende ma che, al contempo, limita le sue potenzialità. La relazione descritta è intrisa di passione ed erotismo, ma costringe il personaggio femminile a costruire un castello di infingimenti per non essere giudicata come un’estensione del Maestro. Letterariamente, il soggetto che dice “io” si specchia nella Margherita di Bulgakov, riflettendo la relazione con il Maestro in altre celebri coppie della letteratura e della realtà, come Angelica e Orlando, Carmen ed Escamillo, Marta Abba e Luigi Pirandello. Nel corso della narrazione, lei riconosce che appropriarsi del suo amato potrebbe significare perdere la propria identità. La soluzione, quindi, è acquisire distanza da lui. Una scelta che, sebbene dolorosa, rappresenta l’unica via per vivere in serenità e pienezza.

- Una narrazione poetica che affascina e sorprende... 🌟...
- Troppo virtuosismo per un amore che risulta distante... 😕...
- Un'opera che ridefinisce i limiti della poesia... 🔍...
La poesia di Laura Silvia Battaglia
In Asseta la distanza, la forma poetica ha un ruolo centrale, tanto quanto la sostanza. Battaglia ha lavorato intensamente su modelli poetici come la terzina, le quartine, la ballata e il madrigale, ispirandosi a Giovanni Raboni e Patrizia Valduga. La poesia diventa il territorio in cui si può dire l’indicibile, non rivelandolo completamente, un aspetto particolarmente rilevante in un’epoca in cui il narcisismo dei social media espone ogni individuo al giudizio pubblico.
La sfida per la poesia contemporanea, secondo Battaglia, è tornare a legarsi alla metrica per mettere in discussione le convenzioni della forma chiusa e delle rime classiche. Il verso libero, sebbene popolare, rischia di diventare un’autostrada preferita per scrivere senza riflettere sulle potenzialità della metrica.
Per orientarsi fra testo e contesto
Asseta la distanza si inserisce in un contesto letterario ricco di opere che esplorano l’amore e l’indipendenza femminile, ma con un tocco originale. Laura Silvia Battaglia, con la sua esperienza di reporter e autrice, offre una prospettiva unica su questi temi, arricchendo il panorama letterario con una voce originale e potente. E questo in linea con le sue opere precedenti, come Lettere da Guantanamo e La sposa yemenita, che testimoniano un impegno indomabile nel raccontare storie di resistenza e speranza.
Oltre al magistero di Giovanni Raboni e Patrizia Valduga, in Asseta la distanza si può rintracciare in filigrana l’influenza di Bulgakov e Pirandello. Attraverso la sua capacità di comunicare l’incomunicabile, la poesia di Laura Silvia Battaglia assolve probabilmente al suo compito più arduo: nutrire lo spirito e la mente con parole riconsegnate come nuove.