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- Morso dopo morso di Aimee Nezhukumatathil, edito da Nottetempo, si muove al crocevia tra il memoir, il saggio naturalistico e la riflessione culturale.
- Il cuore del volume ruoata attorno al cibo, non come nutrimento, quanto come un vero e proprio portale per l’esplorazione di sé e del mondo.
- Il libro si può considerare un inno alla curiosità e all’apertura verso le sorprese che il mondo ci offre
Dalla cipolla può nascere un abbecedario di storie, dall’incontro con una ciliegia una poesia, dal confronto tra mango indiano e filippino una profonda riflessione sulla propria identità e appartenenza.
Illustrato da Fumi Mini Nakamura, Morso dopo morso di Aimee Nezhukumatathil, edito da Nottetempo, è un libro che si muove al crocevia tra il memoir, il saggio naturalistico e la riflessione culturale, con una prospettiva affascinante sul rapporto tra l’uomo, il cibo e il mondo naturale.
La prosa lirica di Nezhukumatathil

La Nezhukumatathil, con la sua prosa lirica, guarda la quotidianità attraverso lenti nuove, portandoci così alla scoperta della meraviglia che si nascondono in ogni elemento, anche il più piccolo e apparentemente insignificante. Il cuore del volume pulsa attorno al cibo, accostato non tanto e non solo come nutrimento o piacere per le papille, ma come un vero e proprio portale per l’esplorazione di sé e del mondo. Attraverso la descrizione di frutti esotici, piatti tradizionali e ingredienti meno noti, l’autrice dipinge un quadro vivido delle sue radici filippine e indiane, intrecciando memorie personali con osservazioni acute sulla natura e sulla società.
Ogni “morso”, dunque, diventa un pretesto per approfondire temi più ampi: il passato coloniale che ha plasmato i gusti e le disponibilità alimentari dei paesi sottoposti a una coltura imposta da altri, le sfide dell’immigrazione e la sensazione di essere una «mischia-mischia», come lei stessa si definisce, paragonandosi a un prelibato pesce dalle carni variegate in un’America – luogo dove l’autrice vive – che spesso fatica ad accogliere le diversità.
Da Un mondo di meraviglie a Morso dopo morso
Lo stile di Nezhukumatathil è intessuto da una scrittura appassionata, ricca, dai toni lirici e da immagini evocative. Ciò traspare in molti passi in cui l’autrice riesce a infondere stupore anche nelle descrizioni più semplici, invitando il lettore a rallentare, a osservare e ad apprezzare i dettagli che spesso sfuggono alla frenesia quotidiana. Che si tratti della bioluminescenza di una lucciola o della grandezza di uno squalo balena (come nel suo precedente successo Un mondo di meraviglie, con cui Morso dopo morso condivide l’approccio alla scoperta del mondo), la poetessa sa come rendere straordinario l’ordinario.
Per orientarsi fra testo e contesto
Se dovessimo trovare la cifra che sussume il libro, la definizione che ci viene immediata è un inno alla curiosità e all’apertura verso le sorprese che il mondo ci offre, possibili da cogliere solo se si è disposti all’apertura e al lasciarsi catturare dal quotidiano che, nelle sue pieghe, disvela la meraviglia dell’apparentemente semplice. A conti fatti anche con questo suo ultimo volume, Nezhukumatathil dimostra come, per chi sa guardare, ogni elemento della natura e della cultura può diventare fonte di conoscenza e di gioia.
Morso dopo morso è un’ode alla vita e alla capacità di trovare la bellezza e il significato in ogni boccone, come in ogni angolo del nostro mondo. Diversamente dai ricettari, il libro vuole essere, senza dubbio, un’opera che pretende di nutrire la mente e il cuore, ridonandoci sapori e odori che sanno della nostra vita.